Cosa prevede il disegno di legge
Il disegno di legge di Stabilità 2015 propone nuove misure per la sospensione dei debiti delle PMI e delle famiglie verso il sistema creditizio. È in arrivo, infatti, una nuova moratoria sui mutui bancari e finanziamenti che dà la possibilità di sospendere il pagamento della quota capitale della rata dei mutui e dei finanziamenti dal 2015 al 2017.
La norma è rivolta alle PMI ed alle famiglie; i dettagli saranno definiti a seguito di un accordo tra Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo economico, ABI e associazioni rappresentative delle imprese e dei consumatori, da raggiungere entro fine marzo 2015.
Come richiedere l’attivazione
Le richieste degli strumenti previsti dal nuovo accordo potranno essere presentate dalle imprese fino al 30 dicembre 2014, utilizzando un modulo che ciascuna banca predisporrà sulla base del modello che sarà elaborato dall’ABI.
Di norma entro 30 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda, completa delle informazioni eventualmente richieste, le banche sono tenute a fornire una risposta all’impresa richiedente.
Obiettivi e strategia anti credit crunch degli ultimi 5 anni
Si tratta di un’iniziativa importante e molto attesa dalle imprese e dalle famiglie che hanno prestiti in corso ed è l’ultima, in ordine di tempo, delle misure iniziate il 3 agosto del 2009 con l’Avviso comune, proseguite con l’Accordo per il Credito alle Pmi del 16 febbraio 2011, con le Nuove Misure per il Credito alle Pmi del 28 febbraio 2012 e con l’ accordo per il credito del 1° luglio 2013 (in scadenza il 31 dicembre 2014).
L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo delle relazioni banca-impresa per smorzare le forti tensioni finanziarie delle PMI in tempi di crisi.
Le precedenti iniziative hanno consentito, infatti, di sospendere il pagamento di circa 420.000 finanziamenti a medio-lungo termine e di ottenere liquidità addizionale per 24 miliardi di euro, pari alle quote capitale sospese (fonte: ABI).
Sarà un accordo tra Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero dello sviluppo economico, ABI (l’associazione di categoria delle banche) e associazioni rappresentative delle imprese e dei consumatori, da raggiungere entro fine marzo 2015, a definire i dettagli delle misure finalizzate a consentire l’allungamento del piano di ammortamento dei mutui e dei finanziamenti.
Quali imprese possono accedere?
L’accordo è rivolto alle piccole e medie imprese, come definite dalla normativa comunitaria, appartenenti a qualsiasi settore ed operanti in Italia.
Per accedere all’iniziativa le PMI devono:
- Al momento di presentazione della domanda non abbiano posizioni debitorie classificate dalla banca come “sofferenze”, “partite incagliate”, “esposizioni ristrutturate” o “esposizioni scadute/sconfinanti” da oltre 90 giorni, né procedure esecutive in corso (imprese “in bonis”);
- Presentino una temporanea tensione finanziaria generata dalla congiuntura economica riscontrabile, ad esempio ed in via non esaustiva, per la presenza di uno o più dei seguenti fenomeni:
– riduzione del fatturato;
– riduzione del margine operativo rispetto al fatturato;
– aumento dell’incidenza degli oneri finanziari sul fatturato;
– riduzione della capacità di autofinanziamento aziendale; - Si impegnino a fornire elementi che evidenzino prospettive di sviluppo o di continuità aziendale (ad esempio portafoglio ordini, business plan, piani di ristrutturazione aziendale ecc.).